La Pagina di Robin: LA STORIA DEL MESE………il cane che venne dal freddo

Fila via… era un bel pezzo che mi stava dietro. era poco piu di un’ombra accucciato li nel gelo, in attesa che mi allontanassi e lui proseguirebbe a seguirmi. continuavo a dirgli- via scio sparisci – davanti a casa mia moglie apri la porta e disse-COSA C’E- niente un cane si e perso e mi e appiccicato dietro- era un bastardaccio tutt’ossa marrone. povero cane-disse la moglie-trema tutto e affamato. la moglie al marito-tesoro gli mettiamo patrizio che e il santo di oggi, gli preparo un piatto di avanzi. il marito non e contento e rispose-non e proprio il caso di fare dello spirito lois- intanto vediamo nei giornali se qualcuno la perso e vediamo dove lo possiamo fare dormire. piu tardi mentre leggevo la colonna degli smarrimenti, la coda di patrizio si dimenava e sbatteva x terra ogni volta che lo guardavo, -sei fortunato sembra proprio che nessuno ti a perso- -comunque -continuo- ora vediamo in tv e la settimana prossima sempre nei giornali- e inutile -disse la moglie- e finita cosi e nostro. passo una settimana e avevo accettato tutto di lui perfino di dormire nel nostro letto, mi abituai a vederlo correre quando tornavo a casa alle lunghe passegiate che facevamo. niente niente-diceva- e la moglie sorrideva- nessuno la perso. in questi giorni avevo capito che patrizio non era un cane qualsiasi, aveva una serietà di fondo che ne faceva il tipo di cane con cui e possibile dialogare.tavolta mentre ero nel mio studio s’intrufolava-e dicevo- quel cane a la testa sulle spalle, si possono perdonare alcune stranezze. stranezze tipo, lo avevo mandato in giardino e lui e tornato con le bottiglie del latte. credo che sia-dissi- qualcosa che gli anno insegnato, pero mi accorsi che patrizio portava in casa tutto quello che trovava in giardino…..strano…! altra stranezza un sabato andai al colorificio x comprare delle vernici, prima di partire apri il bagagliaio, come lo sollevai patrizio saltò dentro e si sistemò, patrizio -gli dissi- non e x essere indiscreto ma qual’e il segreto della tua vita?sei forse un deliquente?ai un passato di ladro?… patrizio sbattè le palpebre e guardo da un’altra parte. ma un giorno durante una passeggiata un’omone gridò davanti a noi… BUSTERRRRR…. patrizio si fermò di botto come frugando nella sua memoria, poi lancio latrati di gioia, patrizio era il cane di qell’uomo dei suoi 4 bambini. l’uomo era charli taylor, non avendo niente che dimostrasse che il cane era suo, tornò in serata con in mano un mazzo di foto di patrizio o meglio di buster. -vede qui porta tutti i giocattoli dal giardino in casa- disse- gliel’ho insegnato quand’era cucciolo, e poi gli piaceva girare in auto lo vede nella foto. cosi si spiegavano le stranezze del cane, non si poteva negare che appartenesse a taylor, lo porto nel suo furgone, noi due allungammo l’ultima carezza per quei pochi secondi fu di nuovo il nostro cane. a natale ci arrivò un biglietto di auguri dei taylor con le firme di tutta la famiglia. un giorno successe l’incredibile, ero in bagno a farmi la barba e sentivo- non e obbligata a prenderlo– no no saremo felici di riaverlo– pensai e gridai  E PATRIZIO…… no e il figlio di patrizio un batuffolo peloso figlio di patrizio e tammy la cagnetta dei vicini.- e splendito disse lois-e il ritratto di suo padre. lo chiamammo patrizio due, ceryto ci vorrà un po di tempo prima che possa raccogliere le cose dal giardino. ma direi che il nostro cucciolo e la miglioria piu azzeccata che l’impresa taylor abbia mai apportato in casa.