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CONSIGLIO COMUNALE IN ADUNANZA APERTA

Written By: admin on 25 Settembre, 2008 2 Comments


Trasporti alunni e canone acqua in discussione. Proposte, iniziative e soluzioni future. Un dibattito lungo cinque ore.

Sono presenti 20 consiglieri e un pubblico scarso di addetti ai lavori per l’adunanza aperta del consiglio comunale che ha affrontato due argomenti la cui discussione era stata richiesta dalle forze di minoranza: il trasporto alunni e il canone idrico per gli anni pregressi.
Apre la serie degli interventi il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano sostenendo che nel trasporto scolastico si è verificata una situazione anomala con il taglio di un terzo delle linee nel territorio comunale senza una scelta strategica e senza una sufficiente informazione. Sono rimasti a piedi studenti all’interno della città, nelle periferie e al limite del territorio. Ciò ha creato difficoltà nelle famiglie infrangendo un diritto costituzionalmente garantito come quello allo studio.
Ritiene che la situazione finanziaria non possa gravare su un comparto così importante come quello che garantisce i percorsi formativi.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro dopo aver presentato una interrogazione specifica il 30 agosto scorso sull’argomento rileva che non c’è nessuna posizione polemica e nessun tentativo di demagogia. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione. Avrebbe auspicato una maggiore informazione per gli utenti e i dirigenti sulla decisioni assunte. Annuncia proposte sul contenimento della spesa e una razionalizzazione del servizio.
L’Assessore alla P.I. Antonio Calabrese giudica la scelta sperimentale ma ragionata. Non è stato solo un criterio di economicità del servizio a muovere la decisione. L’amministrazione poteva fermarsi dando un contributo a quanti vivono fuori dal perimetro urbano in rispettosa coerenza con il regolamento. Il servizio va dato a chi ne ha diritto ( fuori territorio urbano e nelle zone rurali e quindi Treppiedi nord-sud dove si registra lì un’alta dispersione sociale ). Non si è guardata solo una economicità del servizio. Le linee che dovrebbero partire con i mezzi comunali – primi settimana di ottobre- serviranno altre zone a beneficio del servizio. E’ stato escluso il noleggio ovvero un costo di 270 mila euro l’anno. Un servizio che al Comune costava più del doppio rispetto a quello che si fa pagare il privato.
Quest’anno si sono registrate 1350 domande con 750 bambini aventi diritto al servizio. Si sono rimodulate le linee studiando i tempi di percorrenza, dove individuare i luoghi di raccolta. Informa il consiglio che già di mattina opera le prime verifiche sul servizio per razionalizzarlo.
Oggi si hanno i dati per capire come rimodulare il servizio che prevederà anche il pagamento di un ticket. Se si fossero individuati lo scorso anno il problema sarebbe già risolto a metà.
Crede che il servizio va migliorato e potenziato. Si è chiesta la collaborazione dei dirigenti scolastici e hanno dato la loro disponibilità per un servizio di sorveglianza per i bambini.
Per quanto riguarda i Comuni vicinori si dava il servizio a tutti avendone però la disponibilità economica per farla. Con il Comune di Ragusa si è aperta una interlocuzione importante e prevede condizioni vantaggiose per il Comune di Modica. Più problematico il rapporto con il Comune di Rosolini al quale è stato chiesto un contributo; richiesta rimasta senza risposta. C’è da registrare però una novità nel senso che anche qui si è aperta una interlocuzione utile che potrà dare risultati concreti a beneficio dei ragazzi.
Auspica una collaborazione, un aiuto per migliorare il servizio.
Il consigliere Tato Cavallino del Pdl ritiene che nel passato si sono aperte troppo le maglie e oggi era giusto riorganizzarlo il servizio. La mancanza di un informazione ai genitori ha creato però il caos il primo giorno di scuola. Il disagio poi è aumentato per quei bambini che hanno avuto difficoltà ad entrare a scuola.
Le altre cinque linee non partono perché i mezzi non sono revisionati. Bisognava pensarci a giugno. Il regolamento poteva essere cambiato, c’era il tempo per farlo. Il nuovo piano messo in atto non è stato concordato con la popolazione.
Ritiene necessario avvertire i genitori quando il servizio non dovesse funzionare.
L’ex consigliere comunale Marisa Giunta ritiene che non sia stato rispettato il regolamento perché garantiva gratuitamente ai bambini entro il perimetro urbano il trasporto. Marca la mancata interlocuzione con i genitori e infatti il servizio è stato rimodulato in modo traumatico. Propone una rinegoziazione con il privato sul prezzo da far pagare al comune garantendo in questo modo il servizio. Quindi si acquistavano i pulmini e si applicava il regolamento con le tariffe. Non è ponderata la posizione dell’ente nei confronti dei Comuni di Rosolini e Ispica; i bambini si vedono passare il pulmino davanti con posti disponibili all’interno. La proposta del Comune di Modica deve essere di disponibilità nei confronti del Comune di Rosolini che è pronto a trattare.
Il consigliere Giovanni Migliore di Idea di Centro ritiene che nelle intenzioni dell’’assessore Calabrese c’è la volontà di risolvere il problema per essersi confrontato nel merito della questione con l’amministratore.
Mancano le quattordici linee di noleggio che costavano al comune 260 mila euro. Si potrebbe rimodulare la spesa ricontattando le cifre con il privato avendo a riferimento tutte le 26 linee. Se si introduce il ticket a 10 euro a bambino si potrebbe acquistare un pulmino l’anno. Propone anche di offrire sui mezzi il servizio moving comunication ( pubblicità movente) garantito dalla circolazione dei pulmini e questo consentirebbe l’introito di somme importanti
Il consigliere Nino Frasca Caccia del PD ritiene ingeneroso qualche giudizio nei confronti dell’amministrazione che da poco tempo si è insediata: c’è tutto il tempo per migliorarle. L’amministrazione ha trovato una situazione dei pulmini non buona in quanto non revisionati da tempo. Si garantisce il servizio nelle zone rurali e non è poco.
L’ex consigliere Meno Rosa registra una certa superficialità nel risolvere il problema ma si stanno risolvendo i punti di crisi. Ritiene che politicamente non avrebbe cominciato a risparmiare sulla scuola; si poteva partire a razionalizzare le spesa da altre cose e sul risparmio registra che ne sente parlare dopo.
Crede che ci sono comparti su cui si può ridurre la spesa e quindi c’è la possibilità di riportare normalità a questo servizio.
Il consigliere Michele Colombo ritenuto che non essendoci responsabile sulla situazione economica dell’ente bisogna adesso cominciare ad assumersi le responsabilità.
Propone una interlocuzione con l’Ast per proporre il servizio rurale su linee dove sono interessati gli alunni; per fare questo ci vuole l’assenso della motorizzazione di Catania ente che ha prerogativa di dare il consenso all’Ast ad attivare i servizi. Denuncia poi i ritardi con cui alcuni bambini arrivano a scuola.
L’Assessore alla P.I. Calabrese replica ai rilievi tecnici e dimostra che il numero dei bambini trasportati nei pulmini risponde alla normativa vigente.
Disaccordo esprime il consigliere Massimo Puccia dell’Udc sul ridimensionamento delle linee. Si poteva fare una nuova gara di appalto per l’affidamento delle linee ai privati. Denuncia un movimento di auto nel centro urbano dovuto al trasporto di quei bambini che non viaggiano più con i pulmini. Quindi aumento del traffico, dello smog e dei disagi per i genitori che li devono accompagnare a scuola. Propone l’acquisto di bus ecologici che prevedono incentivi sul costo e si risparmia in carburante e garantiscono aria pulita.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ribadisce una superficialità nella gestione della questione anche se ritiene che ci sia la buona intenzione. Si doveva fare una informazione preventiva ai dirigente scolastici sul servizio scuolabus. Rivendica la circolazione di informativa della precedente amministrazione di fronte a disservizi.
Sul piano delle proposte si può migliorare il regolamento del servizio e poteva prevedersi il pagamento di un ticket prevedendo l’entrata in bilancio come compartecipazione al servizio e chiede una spiegazione.
I lavoratori della Multiservizi furono stabilizzati per fare funzionare le 27 linee e garantire il servizio al massimo.
Le proposte sono cinque:
• applicare il regolamento da migliorare in consiglio con l’introduzione dei ticket con le esenzioni, le Isee i bambini dei comuni limitrofi sono 50 e inserire la maggiore entrata nell’assestamento di bilancio.
• Acquistare dei pulmini contraendo un mutuo e verificare prima se ci sono finanziamenti per l’acquisto di mezzi ecologici peraltro esiste su questo uno studio concreti.
• Razionalizzazione delle linee con un task force con personale adeguato per ripimetrare l’area complessiva del servizio e quindi giungere ad una razionalizzazione delle linee e quindi potenziamento dell’ufficio scuola.
• Proporre un progetto per scuola con l’utilizzazione del servizio civile. E sfruttamento dei fondi Pon. Verificare se la Regione ha finanziamenti ad hoc. Coinvolgere gli anziani come si faceva una volta per salvaguardare i bambini prima dell’ingresso nella scuola.
• La Multiservizi che ha 14 linee di pulmini potrebbe essere utile per gestire altri mezzi che possono essere comprati anche usati e utilizzare, dandolo in gestione, il parcheggio al momento inutilizzato potrebbe servire come servizio navetta dal parcheggio al centro storico. Ritiene che da quel parcheggio potrebbero arrivare somme importanti se gestiti dalla Multiservizi come zona blu.
Il consigliere Massimiliano Baglieri del PD si chiede del come possa essere possibile attendere il pulmino quando l’utente, presentando una istanza, non ha ricevuto una risposta positiva.
L’Assessore Antonio Calabrese ribadisce che il piano è sperimentale e quindi aperto alle proposte. Ritiene che oggi si può risparmiare e garantire un’efficienza del servizio: partendo le altre quattro linee altri bambini potranno usufruire del trasporto. Coni doppi giri si possono raddoppiare gli utenti per linea.
Sul progetto per scuola annuncia una iniziativa per concretizzare questo servizio. Prenderà spunto dalle proposte fatte dal consigliere Nigro; sulla questione del ticket ritiene che oggi il servizio va dato gratuito a quelli che ne hanno diritto. Quello a pagamento riguarda quelli che risiedono all’interno della perimetrazione urbana.
Sull’acquisto dei pulmini non ha contezza sullo stato dell’arte. Potrebbero essere acquistati dalla Multiservizi con risparmio fiscali ed economie sulle manutenzioni. Per la moving comunication ritiene si tratta di una buonissima idea per introitare somme per dare maggiore efficienza al servizio.
Il Sindaco Antonello Buscema sostiene che la politica del risparmio non è cominciato dalla scuola. Ricorda il taglio delle indennità agli amministratori, l’Università e altro.
Non sono tagliati in modo scriteriato i servizi ma riportato nelle dimensioni reali il servizio che era sovradimensionato rispetto alla legge.
Il servizio va garantito alle zone extraurbane così come previsto dalla legge e dal regolamento; poi si sono tagliate le linee esterne che oltre ad essere esose e intaccavano il livello occupazionale nelle maestranze della Multiservizi.
Il servizio nel passato è stato sovradimensionato per numeri di bambini, per zone servite compresi quelli dei comuni limitrofi e anche a gratis. Le condizioni economiche dell’ente non lo consentono più e quindi si sono scelti criteri conformi alla legge e aderenti per realizzare economie.
Togliere un servizio a chi ce lo aveva crea sempre disfunzioni anche quando non se nei aveva il diritto ; cambiare le abitudini è cosa assai difficile. L’amministrazione non ha dato un’interpretazione rigida del regolamento consentendo di allargare il servizio ad altri utenti.
Sul pagamento del servizio sarà necessario toccare comunque le casse del comune in misura più o meno massima rispetto al costo del trasporto.
Le revisione dei pulmini è dipesa dalla situazione economica dell’ente in quanto le officine non erano disponibili ad intervenire atteso i crediti vantati dal fornitori.
Sull’acquisto dei pulmini la situazione è problematica in quanto c’è un difficoltà sulla contrazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti.
Sulle proposte c’è la massima disponibilità a recepire perché bisogna garantire i servizi compatibili con la situazione finanziaria dell’ente.
Si passa all’altro punto quello relativa ala discussione del pagamento canone acqua.
Apre il dibattito il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano. Sottolinea che il problema è serio tenuto conto delle condizioni economiche dell’ente ma la gestione della questione si è registrata una certa fretta con emissioni di ruoli caduti in prescrizione e pagamenti che vanno oltre rispetto alla quantità di acqua consumata e in modo smisurato.
C’è un problema legato al fatto che si possa pagare due volte quando la gente paga l’acqua ai privati, acqua che passa dai contatori. Queste cose messe insieme creano difficoltà.
Propone che per le cifre superiore ai mille euro si sospendano i pagamenti per fare un’indagine per capire cosa possa essere successo. Poi ancora che l’amministrazione conceda la rateizzazione delle somme.
Giudica inaudito che le persone possano fare una fila interminabile per pagare il canone dell’acqua.
L’Assessore al Bilancio Emanuele Muriana traccia un profilo della grave situazione finanziaria che non consentiva di garantire i servizi essenziali. L’amministrazione ha subito pensato di introitare somme e quindi fu evidente mettere mano ai residuo attivi sui ruoli dell’acqua per un importo di sette milioni di euro.
Fa una cronistoria della formazione dei dipendenti destinati a gestire il servizio di recupero.
L’obiettivo è quello di recuperare somme e cancellare i residui attivi ed evidenziare errori. Su duemila biglietti distribuiti per la prenotazione al pagamento all’utenza si è registrato un margine di errore del 2%; l’ultima notifica fatta all’utenza è quella riportata nell’avviso di pagamento.
Sui contatori hanno invitato i cittadini a sostituire quelli non funzionanti di modo che si possa fare, con tempi uguali, verificare il consumo se è coerente rispetto a quello registrato prima.
Su cinquemila e settecento bollette si sono rateizzate bollette per quasi seicento mila euro e in modo personalizzato alle esigenze di ognuno.
Il sindacato per bocca di Giuseppe Ruta della Uil chiede sull’argomento un confronto sul tema.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ritiene che la seduta aperta vada pubblicizzata nelle forze sociali che ne abbiamo interesse per un maggior coinvolgimento in aula e quindi alla partecipazione al dibattito.
Il presidente del consiglio comunale Garofalo afferma che i tempi stretti di convocazione non hanno consentito una più puntuale preparazione dei lavori.
Il capogruppo della SD Vito D’Antona valuta che dopo il consiglio aperto si possa tenere un confronto con le organizzazione sindacali.
IL consigliere Tato Cavallino ritiene che l’utente non è stato posto nella condizione di pagare con regolarità. La lettera notificata ai cittadini indica gli uffici esterni per pagare il dovuto ma solo quello atteso che gli impiegati non danno informazioni. Quindi l’utente deve fare la fila nell’ufficio centro per chiedere informazioni senza rispetto della privacy. La gente vuole pagare ma bisogna metterla nelle condizioni di farlo.
Denuncia un deficit organizzativo e informativo sulla rateizzazione della somma dovuta e per avere le giuste interlocuzioni. Registra che non c’è un criterio oggettivo sulla rateizzazione e non può essere lasciata alla discrezione.
Poi per i lavoratori dipendenti e l’indotto c’è una soluzione che prevede la compensazione.
Il consigliere del’Udc Salvatore Cannata pone il problema del canone di manutenzione di 21 euro e 50 che viene ricalcolato secondo l numero degli utenti che abitano l’immobile in un anno con la conseguenze che viene richiesto più volte. Denuncia il ritardo degli interventi sulle perdite d’acqua che si registrano in Città. L’amministrazione deve garantire l’efficienza e la tempestività degli interventi.
Il capogruppo della SD Vito D’Antona afferma che l’amministrazione sta operando un recupero di anni, necessario e ineludibile, rispetto ad un’azione cadenzata che non avrebbe consentito margini di errori o di disagi o di problemi.
Rileva che in aula manca il dirigente del settore tributi che avrebbe potuto dare un contributo in termini di risposte sul problema.
Al dicembre del 2007 sono quasi 12 milioni di euro le somme da recuperare dal tributo acqua su una base di due milioni di euro anno. Il 50% va a residuo attivo. L’amministrazione ha fatto bene a mettere mano a questo credito.
L’operazione del risanamento parte dal recupero dei crediti, azioni che rendono possibile l’accertamento sulla loro riscuotibilità. Vi è un obbligo morale a pagare il tributo. Bisogna costruire un buon rapporto tra cittadino e Comune perché utile l’introito. Bisogna organizzare meglio la logistica inteso come accoglienza dell’utenza; utenza che deve avere risposte esaustive in ordine ai problemi prospettati in tutti i punti in cui viene ricevuto l’utenza.
Per la rateizzazione l’amministrazione fa questa operazione dando direttive precise all’ufficio. Lascerebbe libero nel rapporto cittadino-ufficio il criterio di rateizzazione. La compensazione è possibile con crediti certi: dipendenti e imprese che vantano crediti nei confronti dell’ente. Invita l’amministrazione che le proposte possono diventare direttive per l’amministrazione.
Il capogruppo del Pd Nino Frasca Caccia sostiene che si chiede una riscossione legittima, un’ obbligazione naturale e certo ritiene che ci possono essere casi di prescrizione. Ritiene per l’utente non accendere contenziosi perché non convenienti per il costo.
Il consigliere Michele D’Urso del Pdl giudica complessa la riscossione: l’errore e la fattispecie del credito prescritto. Gli errori sono legati a consumi fuori dalla statistica.
Ci possono essere anomalie che devono essere accertate in modo professionale e corretto.
Registra che la necessità di accertare le notifiche fatte al fine di verificarne l ‘esistenza dell’interruzione delle prescrizioni.
Bisogna dare risposte alle eccezioni che possono sollevare i cittadini. Bisogna preferire le transazioni.
Le rateizzazioni bisogna tararle alle esigenze del debitore secondo le sue possibilità.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro non capisce del come mai non si è pubblicizzata la decisione dell’amministrazione di operare questa scelta, le rateizzazioni e quant’altro legato a questa questione.
La rateizzazione deve essere aperta senza porre paletti e che tenga conto delle condizioni economiche del debitore. Propone atteso che le notifiche sono fatte anche in questi giorni il termine del 30 settembre non può essere perentorio. Ritiene necessario capire quali introiti saranno concretizzati nell’ambito delle rateizzazioni fatte.
Rileva che sulla compensazione registra il diniego degli uffici rispetto alle imprese creditrici del Comune e questo un atteggiamento che va modificato. Sui sindacati ritiene che è giusto un confronto con loro su questa materia e dopo creare un atto di sintesi da votare in un consiglio comunale.
Il consigliere Leonardo Aurnia dell’Mpa propone l’istituzione di un numero verde per dare informazioni per il cittadino.
Il consigliere Nino Cerruto ritiene che chi deve pagare paghi. L’amministrazione ha cercato di venire incontro alle esigenze degli utenti per fare anche chiarezza sui ruoli. Invita a ricercare le responsabilità sul fatto che le cartelle degli anni passati non sono state inviate : sono responsabilità o del politico o del funzionario.
Nella replica l’Assessore al Bilancio Emanuele Muriana afferma che ci sta attrezzando per migliorare la logistica; saranno compensate le bollette di acqua pagate ai privati. Il canone di manutenzione viene pagato dall’intestatario del contatore. I punti organizzati in città alcuni sono collegati in rete altri no. Gli uffici però hanno l’obbligo di contattare telefonicamente l’utente per dare le risposte.
La rateizzazioni sono tarate rispetto alle esigenze del cittadino.
Il termine del 30 settembre era stato pensato per una notifica rapida ma viene considerato ordinatorio.
Il Sindaco chiede il dibattito prende atto che sui principi di fondo assunti dall’amministrazione c’è un consenso.
Dal punto di vista finanziario l’operazione andava fatta e subito; è un atto di correttezza nei confronti di chi in questa anni ha pagato.
Sono stati trovati ruoli emessi e non notificati ai cittadini e che l’amministrazione non ha fatto altro che mettere in movimento una iniziativa esistente e la quale l’amministrazione precedente non ha posto in essere.
Il costo dell’organizzazione è stato affrontato in economia. La maggior parte del personale ha risposto in modo egregio e ringrazia i dipendenti che hanno compreso il messaggio e marca il demerito di quanti non hanno inteso collaborare.
Il messaggio lanciato è quello di introitare le somme avendo a riferimento le esigenze dei singoli utenti in ordine alle rateizzazioni.
Operazioni uguale sarà fatta per il tributo RSU atteso che anche qui c’è un residuo attivo consistente non riscosso.
Modica lì 24 settembre 2008

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2 Responses to “CONSIGLIO COMUNALE IN ADUNANZA APERTA”

  1. Giuseppe il giustiziere says on: 26 Settembre 2008 at 21:08

    Oh bella ciao, bella ciao! Ciao ciao ciao, bella ciao! Tanti marpioni, papponi, ecc… si sono mangiati Modica; il più bel paese del mondo. Poveri noi, cari teletartassati! Bisogna ritornare al fascismo! Urgentemente, un fascismo machiavellico!

  2. Francesco da Modica says on: 27 Settembre 2008 at 14:34

    Ho ascoltato nelle televisioni locali che il Sindaco Buscema chiederà che il governo nazionale intervenga a risolvere la crisi finanziaria del nostro Comune così come sta facendo per il Comune di Catania.
    Ho sentito le reazioni negative del PdL, non ci posso credere, c’è l’hanno con il PD perchè chiede un diritto come altri cittadini (i catanesi) da parte dello stato centrale solo perchè non sono allineati (dello stesso colore politico).
    Ma stiamo scherzando, dopo avere affondato il Comune di Modica ora non vogliono che il nostro Governo ci possa aiutare.
    CERCHERANNO DI FARE BOICOTTARE GLI AIUTI!!!!
    VERGOGNA.
    Se non arriveranno le risorse così come al Comune di Catania, allora la colpa sarà del centrodestra modicano.
    V E R G O G N A.

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