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Consiglio Comunale del 30 Agosto 2008 a Modica

Written By: admin on 31 Agosto, 2008 No Comment


Approvato il bilancio di previsione 2008 e gli atti di corredo. Voto unanime. Il centro destra si è astenuto .La seduta rinviata a giovedì 11 settembre alle ore 20.00

Il consiglio comunale ha approvato dopo sette ore di dibattito il bilancio di previsione per l’anno in corso e gli atti di corredo. Unanime il voto con l’astensione del centro destra.
Oggi era l’ultimo giorno per approvare il documento finanziario altrimenti sarebbero scattate alcune misure che avrebbero aumentato i costi a carico della collettività.
Presenti 24 consiglieri il civico consesso si apre con un intervento del capogruppo dell’Mpa, Carmelo Scarso che invita, rispetto all’importanza dei puntuali l’ordine del giorno, a concretizzare un ordine dei lavori e chiede una breve sospensione per consentire un raccordo in conferenza dei capigruppo.
Pur non essendo in disaccordo il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro si chiede del come mai non è stato possibile farlo ieri questo raccordo tra i gruppi attesa la richiesta avanzata.
La seduta viene sospesa.
Alla ripresa sono presenti 29 consiglieri e la seduta si apre con la trattazione del punto relativo alla relazione revisionale programmatica per l’esercizio finanziario 2008.
Il Sindaco relaziona al consiglio sull’argomento. Pone gli accenti sulla consistenza amministrativa del punto attesa la situazione finanziaria dell’ente che va adesso discussa.
La questione finanziaria è al centro degli interessi dell’amministrazione che coinvolge gli assessorati al bilancio e al personale che hanno lavorato in pool per affrontarla.
La Città deve essere informata sulla situazione economica dell’ente; anzi sarà organizzata una vera e propria campagna stampa su questo. Il messaggio vuole essere positiva perché l’amministrazione deve invertire la tendenza e quindi sanare l’ente.
Ci sono le responsabilità politiche e su questo e si è ampiamente discusso e il dato elettorale è stato evidente. Ci sono responsabilità contabili e fors’anche penali e sulle quali non è questa la sede in cui discuterli.
E’ necessario operare una inversione di tendenza chiara e trasparente atteso che la situazione è duplice: quella dei conti e dei numeri è una cosa, quella che si intesta alle persone che vantano crediti è un’altra nel senso che si tocca la tragicità della situazione.
Ha ribadito che il dissesto finanziario si può e si deve evitare e su questo che l’amministrazione sta lavorando non intendendo sfuggire alle responsabilità di chi governa.
C’è la necessità dell’aiuto e del sacrificio di tutti. La macchina amministrativa comunale non può essere un peso ma anzi una forza propulsiva nel contesto di un ruolo fondamentale per il processo di risanamento. Ogni singolo dipendente comunale deve mettersi in discussione per gli obiettivi che devono essere raggiunti.
E’ necessario un forte senso di responsabilità anche da parte dei cittadini che hanno diritto ad avere servizi efficaci che devono essere pagati: i cittadini devono partecipare alle entrate dell’ente come azione civica.
Sono tre fasi da affrontare: debiti pregressi, bilancio 2008 e il bilancio preventivo 2009 e quello degli anni successivi.
Il debito pregresso è una scommessa difficile ma nel medio periodo la questione potrà essere affrontata e risolta.
Il bilancio preventivo 2008 è stata elaborato a più mani visto che ad oggi non è stato approvato.
Se si tolgono le spese fatte e gli stipendi gli interventi sono ridotti al minimo anche per le entrate vale la stessa ragione.
Si è cercato di sistemare il documento finanziario per quello che è stato possibile fare.
Il bilancio 2009 sarà presentato prima della fine dell’anno. E’ necessario che gli effetti devono scontarsi nell’anno di riferimento. In quel bilancio si manifesterà la politica reale di questa amministrazione. Saranno scelte difficili quelle legate alla necessità di equilibrare il bilancio 2009.
La politica delle entrate sarà rimodulata con l’aumento del personale per garantire una regolare entrata delle tasse. Nessun aggravio ma l’obiettivo è quello di normalizzare questo processo equitativo affrontando l’elusione e l’evasione.
Saranno ridotte alcune spese legate ad alcuni servizi che saranno razionalizzati garantendo quelli essenziali.
C’è comunque un indotto che pesa troppo sull’ente in termini di occupazione. E’ un costo sociale altissimo. L’ente è una macchina sovradimensionata questa è la ragione per la quale i dipendenti non vengono pagati.
Bisogna fare un’azione mirata per superare questa difficoltà e questo lo si farà insieme.
I prossimi bilanci saranno la cartina di tornasole della politica economica di questa amministrazione. L’obiettivo è quello di concretizzare il pareggio reale di bilancio.
L’Assessore al personale Giuseppe Sammito ritiene quella di oggi è solo un porzione di una sessione di bilancio che nelle prossime settimane: bilancio 2008, conto consuntivo 2007 , riequilibrio di bilancio e bilancio di previsione del 2009 da approvare entro l’anno in corso.
Si vuole un discorso di serietà di responsabilità. E’ fondamentale che le informazioni devono essere vere rispetto ad un passato in cui vere non erano.
Bisogna avviare un percorso di risanamento condizione indispensabile per risolvere la questione.
Il primo punto è quello dei dati che sarannno poi inseriti nel conto consuntivo del 2007 e devono essere corrispondenti alla realtà.
Come si sa che il disavanzo di amministrazione è di poco meno di 14 milioni di euro ai quali vanno aggiunto i sei milioni e quattrocentomila di euro derivanti dal mancato ingresso del fitto del tribunale quindi la somma è di circa di venti milioni di euro.
L’accertamento dei debiti fuori bilancio che sino determinati nel corso di anni con evidenza di responsabilità contabile se non di altro tipo. Il debito fuori bilancio portano ad una cifra di 16 milioni e 900 mila euro. Il dato è comunque parziale perché sono in corso altri accertamenti e ritiene che ci saranno altri 4 o 5 milioni di euro. La situazione quindi si assesta sui 40-42 milioni di euro.
Per un raffronto il Comune di Catania ha 80 milioni di euro di debito e considerata la diversità di grandezza del comune la situazione di Modica è molto grave se si tiene conto quali conseguenze determinano in capo a chi vanta dei crediti nei confronti dell’Ente.
Il debito con il Banco di Sicilia è di cinque milioni di euro e questo fa lievitare la somma a 45-47 milioni di euro.
C’è una gestione swap da considerare, ovvero la rivisitazione dei tassi di interessi con la Cassa depositi e prestiti che sono fissi. Alcuni anni fa il Comune ha posto in essere una deliberazione che è un azzardo micidiale: ovvero la stipula di un accordo con una banca per tramutare il tasso da fisso a variabile. Questa operazione, incosciente o disperata, fatta quando il variabile era conveniente rispetto al fisso. Un’operazione che un padre di famiglia non avrebbe fatta: nei primi anni c’è stato un lieve vantaggio; poi cambiando le dinamiche e quindi variato il sistema – non conveniente quello variabile- al Comune questo cambio costerà qualche centinaio di migliaia di euro. La rescissione del contratto oggi costerebbe all’Ente seimilioni di euro.
Il comune, ribadisce, è strutturalmente deficitario.
I nodi di fondo di affrontare sono cinque: scompenso tra residui attivi e passivi il primo. Gli attivi sono pari a 25 milioni di euro, i passivi più di 37 milioni di euro. Lo scompenso è di 12 milioni di euro.
Secondo nodo è il costo del personale grava sul bilancio del comune più del titolo primo delle entrate del bilancio. La spesa è di 22 milioni di euro; il titolo primo delle entrate ammonta a poco più di 16 milioni di euro.
Il terzo punto riguarda le ex società miste che sono tutte del Comune. La prima azione è quella di disdettare i contratti con queste società sfavorevoli all’ente: ricontrattare i costi e i servizi e avviare una nuova gestione delle società con un ricambio gestionale nella Modica Multiservizi e Rete Modica servizi. Il sistema deve essere efficiente equo e positivo.
Il quarto nodo è il costo dei servizi che alcuni sono a carico della Regione ma che il Comune sopporta e sostiene un livello di servizi che lo impegna economicamente.
Il quinto punto è legato al fatto che le entrate tributarie non sono corrispondenti a quelle previste determinando una situazione di cassa molto pesante. Bisogna riequilibrare entrate previste e quelle reali.
Le leve su cui intervenire sono quelle legate al bilancio 2009 in cui si aprirà il bilanciamento tra le entrate e le uscite.
La questione del debito pregresso ci sono tre iniziative in corso.
Una è di ordine politico con la Regione Siciliana assunta dall’on. Riccardo Minardo ma l’ente vuole coinvolgere tutti i parlamentari regionali della provincia di Ragusa nell’operazione Comune di Modica.
La seconda linea è quella del debito e si è avviato una interlocuzione con la nostra tesoreria ma limiti legislativi non consentono azioni nel mentre con la Cassa depositi e prestiti si tenterà una dilazione nel pagamento del debito.
La terza leva è quella della vendita dei cespiti disponibili.
Si vuole liberare e dare fiato a tanti creditori dei Comune ( fornitori di servizi e di prestazioni).
Si discuterà con l’Enel, la Telecom per una dilazione del debito.
C’è poi la ristrutturazione dei dipendenti comunali, di ogni specie, che è un grande patrimonio e non un peso. A queste persone dice che ci vuole un’apertura di responsabilità e disponibilità per superare le difficoltà. Il dissesto finanziario poi non porta buoni effetti: sono più le negatività che le cose positivo. Non migliorerebbe nulla in ordine al pagamento degli stipendi perché la gestione è sempre degli organi dell’ente.
Completa l’illustrazione dei temi economici l’assessore al bilancio Emanuele Muriana che affronta i numeri che sono legati alla stesura dello schema di bilancio prima dalla precedente amministrazione e poi dal commissario straordinario.
Fa una disamina dei numeri che riguardano le maggiori spese quasi 3 milioni di euro. Ma ci sono rimodulazione di somme come quelli legati all’Università, si è rinunciato alla staff del Sindaco, riduzione dei costi della Multiservizi. Le minori spese sono di tre milioni di euro.
La nuova entrate è l’iperf per un milioni e 900 mila euro. Maggiori entrate per 200 mila euro per l’Ici rispetto al 2007.
Sulla Tarsu si è assestata sul 2007 e ci sarà un aumento del 6%..
Sul personale si è economizzato circa 50 mila euro.
Il bilancio necessito di una manovra straordinaria nel documento del 2009 per cominciare a portare i numeri a posto. C’è la necessità di razionalizzare le spese e scovare fasce di evasione con un’operazione chiara e trasparente.
Il capogruppo del Pdl Luigi Carperzano ha apprezzato la pacatezza con la quale sono stati esposti i temi ma meno il merito con il quale sono stati affrontati sui temi stessi.
Rileva che il documento finanziario non è stato studiato nei particolari in quanto pervenuto in ritardo; ci si rende conto che l’approvazione entro oggi del bilancio eviterà un aggravio del 3% sui cittadini con un automatico aumento dell’Irpef.
Non condivide il parere secondo il quale la Città ha espresso il voto sulla precedente amministrazione; non è una vittoria del centro sinistra. L’Mpa alleato del centro destra era presente nella precedente amministrazione.
Come opposizione non si può dire molto per le ragioni espresse. Nota che rispetto ad una grande apertura dell’amministrazione sulla minoranza su questo tema c’è una chiusura a ricco.
Il bilancio trasmesso qualche giorni prima e il parere della commissione è di ieri sera. Altri segnali fanno ritenere che la maggioranza intende agire sulla forza dei numeri. Bisogna uscire dall’equivoco. O collaborazione o chiusura. Anche una chiusura ha intravisto nel mancato invito al .
Questa apertura è negata dai fatti. Non nota comunque grandi strumenti per risolvere il grave problema finanziaria.
Il consigliere Giovanni Migliore del Pdl affronta il problema dell’astensione, le linee di intervento e quindi le proposte.
Il Pdl si è astenuto in commissione registra che le carte di riferimento sono arrivate in ritardo o mancavano documenti e allegati. All’ultimo momento sono stati trasmessi atti fondamentali a corredo del bilancio per cui non si è riusciti a leggere le proposte.
Le analisi sono ampie e riguarda i precedenti bilanci e conti consuntivi.
Sul secondo punto mancano alcuni elementi nella relazione del Sindaco. Sull’Università c’ la volontà di mantenerla o a chiuderla? Non si capisce con la Multiservizi e la Rete servizi cosa si intende fare; si attendeva una decisione più netta. Di questo si dice nulla. Sui costi dei servizi sociali non c’è una profondità di analisi. Sui dipendenti dell’Ente il bilancio è di 42 milioni di euro sulle spese corrente; altri comuni in Sicilia di pari abitanti è di 32 milioni di euro. E’ ovvio che un problema c’è. La resa dipende dall’organizzazione di cui è capace l’ente.
Gli uffici che sono destinati alle entrate sono sottodimensionati mentre quelli che non producono entrate sono sovradimensionati.
Propone un emendamento secondo che il 25% delle opere di urbanizzazione vincolato per spese di manutenzione e quindi consentirebbe di liberare 500 mila euro dal capitolo della Multiservizi e si utilizzano per la manutenzione nel mentre dalle somme rimanenti nel capitolo Multiservizi dell’ordine di altri 500 mila euro potrebbero essere trasferiti nei capitoli del personale per il pagamento del contratto.
Il consigliere del Pdl Tato Cavallino propone che per questi quattro mesi di non rinnovare il CDA delle due società Modica Multiservizi e Rete Modica servizi nominando un dirigente che li gestisce determinando importanti risparmi e determinare un rapporto serio tra le società e l’ente
Poi sul nuovo bilancio 2009 si può razionalizzare le spesa dei servizi sociali pur mantenendo i livelli occupazionali per concretizzare risparmi.
Il consigliere Nino Frasca Caccia del PD ha dato atto ai componenti della minoranza in commissione di essersi spesi costruttivamente per il dibattito sul bilancio e quindi auspica un voto diverso dell’astensione sul documento finanziario.
Il consigliere Salvatore Cannata dei Popolari ritiene che sia necessario garantire i servizi da qui alla fine dell’anno avendo a riguardo le fasce più deboli. Richiede di conoscere la relazione della terza commissione per fare più approfondite valutazioni.
Il Presidente del Consiglio Comunale da lettura del documento nel quale si rileva come il bilancio ha già consumato le risorse, otto mesi su dodici fa una disamina sulla situazione in atto sia sulle spese che sulle entrate. La commissione esprime parare favorevole sul documento contabile 2008.
Il presidente della terza commissione, Giancarlo Poidomani, il quale rivela come si sarebbe aspettato una disamina diversa dai consiglieri del centro destra sulle novità,poche per necessità, apportate al documento finanziario. Sono modifiche sostanziali e non formali. Ci sono le premesse per non aumentare i debiti fuori bilancio; la riduzione dei dirigenti, e la riduzione del 50% delle indennità degli amministratori. Poi respinge l’ipotesi di un dissesto finanziario che è una soluzione dissennata.
Ritiene che non ci sono spazi per ulteriori emendamenti, confida che per il bilancio 2009 ci siano tutte le condizioni per studiarlo con cura e attenzione.
Entrando nel merito dei capitoli il consigliere Salvatore Cannata chiede lumi sulle risorse destinate alla scuole che non sono sufficienti. L’Assessore Muriana ritiene che in sede di assestamento di bilancio si potranno destinare altre risorse.
Il consigliere Vito D’Antona di Sinistra democratica condivide la relazione dell’amministrazione i cui amministratori hanno concentrato i loro interventi sulla situazione finanziaria dell’ente che si apprendono prima in consiglio e non dalla stampa come accadeva nel passato. Questo significa che c’è maggiore rispetto nei confronti del civico consesso.
Questo bilancio dovrebbe essere approvato all’unanimità.
I tempi sono dettati dal commissario nominato per il bilancio per cui c’è la necessità di approvare entro il 31 agosto 2008 per non aggravarlo di ulteriori costi. E questa la ragione per la quale non si è potuta fare una incisiva azione di merito sul documento.
Registra chiarezza e trasparenza sui numeri espressi. I dati sono pericoli e gravi e non sono il rutto di una calamità naturale. Essi sono il frutto di scelte politiche scellerate dall’amministrazione precedente. Valga per tutti il fitto del tribunale non recuperabile che abbiamo denunciato per sei anni. I debiti fuori bilancio previsti dalla legge devono essere fronteggiati anche perché sono noti e notori i numeri.Sono 16 milioni e 900 mila euro. Ci sono responsabilità politiche gravi. E’ necessaria una rimodulazione dei vertici burocratici. Dal maggio del 2005 in tutti i modi che i servizi trasferiti alla Multiservizi senza il parere di congruità dei dirigenti con la conseguenza di contratti onerosi. Lì c’è un problema. Ci sono scelte precise da fare. Necessario un potenziamento delle entrate con l’aumento del personale nei settori, vedi anche quelli del condono edilizio, dove si registrano le entrate. Condivide l’azione dell’amministrazione sul recupero delle somme dei canoni idrici. Perché non si è fato prima ? Che cosa lo ha impedito?
Fare sapere alla città che questa amministrazione farà di tutto per non dichiarare il dissesto finanziario. Gravi sarebbero le conseguenze per il personale e per l’immagine dell’ente.
Evitare il dissesto significa avviare un’azione politica forte: potenziamento delle entrate e tagli nelle spese. Necessari i controlli su quanti omettono di pagare tributi e tasse.
Necessario un dialogo forte con la Regione Siciliana. Bisogna attenzionare le questioni economiche di medi comuni che potrebbero trovare soluzioni legislative senza caricare il bilancio della Regione attraverso l’accensione di mutui.
Ci sono poi necessità ancorate alle spese del personale, come quelle del contratto.
Sulle società partecipate plaude l’azione dell’amministrazione che ha chiesto ai dirigenti di rimodulare i contratti con la Modica Multiservizi caratterizzata da eccessiva spesa.
C’è una volontà di unificare le due società e lo studio di forme per diminuire i costi. Bisogna sostituire i vertici che non sono stati scelti da questa amministrazione e in quanto tale devono dimettersi in quanto non hanno la fiducia da questi cda.
E’ scandaloso e inconcepibile che a due mesi dall’elezione di questa amministrazione non si siano dimessi i vertici peraltro non specialisti di settore e quindi tecnici qualificati a gestire le due società. Bisogna rinnovare i cda. La strategia si deve modulare non solo sui contratti ma anche sul personale da confrontare con i sindacati. Ai lavoratori dobbiamo dire che i livelli occupazionali non devono essere toccati.
Sul bilancio di previsione fa l’invito perché possa essere votato all’unanimità.
E’ un documento finanziario non di questa amministrazione, né della precedente, né del commissario. Esso è un ibrido. Sono passati nove mesi e quindi molte somme sono state impegnate.
Anche sul conto consuntivo 2007 ci sarà da fare una discussione importante ma il momento decisivo sarà quello legato al bilancio 2009.
Il consigliere Michele D’Urso del PDL non condivide l’assenza di paternità di questo bilancio; chiede un chiarimento che è legato a quei lavoratori i cui costi sono a carico della regione visto che si parla di livelli occupazionali. Sui lavoratori il cui onere è a carico del bilancio quale è l’intervento fatto da questa amministrazione e cosa di vuole fare rispetto alle cose dette.
Sul piano politico ripr5ende l’affermazione sul fatto che i consiglieri del centro destra non abbiano fatto disamina sul passato. Ma il consigliere Poidomani, che ha sollevato il problema, si siede oggi accanto all’MPA che ha anche contribuito a creare questo disastro. Appena tutto ciò viene accertato ci facciamo sapere.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro rileva che le questioni che oggi sono in discussione potevano anche essere discusse prima. Denuncia il ritardo con cui gli atti sono giunti alla Presidenza del consiglio comunale. In questo modo non ci possono esser margini di collaborazione. Come valutazioni si potevano fare sulle questioni sollevate dal consigliere D’urso.
Quando il consiglio si è insediato e rispetto alle esigenze emerse di fare funzionare il consiglio sul tema bilancio è passato un mese. Si aveva l’idea che l’argomento poteva essere trattato a settembre; l’orizzonte è cambiato perché c’è la necessità di votarlo entro il 31 agosto 2008.
Si sono apprese sull’ argomento bilancio delle informazioni solo ieri sera come sforamento del patto di stabilità e quant’altro. Chiede quale è stata la difficoltà di portarlo prima ?

Ha apprezzato la relazione dell’Assessore Giuseppe Sammito per precisione e puntualità.
Sulle cifre c’è stato un balletto. Quando all’esterno si fornisce una informazione di questo tipo non si fa un beneficio alla città. Prima 20 milioni di euro, poi 40. Giudica esagerato il terrorismo politico fatto sul buco del debito trovato.
Sui debiti fuori bilancio era necessaria avere una interlocuzione in sede di conferenza dei capigruppo attese le dichiarazioni dell’assessore Sammito per saperne di più e soprattutto al momento giusto.
Ritiene che sia sbagliato criminalizzare solo una parte politica per il buco di bilancio. Bene fa l’amministrazione a fare il punto della situazione e quantizzare la consistenza del debito ma le responsabilità sono diffuse. Ci sarà un confronto forte per il conto consuntivo e lo stesso sul bilancio di previsione del 2009.
Rileva che non ci sono stati i tempi per fare i rilievi necessari. Sulla questione swap ritiene che è necessario avere dei chiarimenti; necessari prima di addossare le responsabilità.
Chiude con un invito al Sindaco ritinendo che la collaborazione va fatta con i fatti e non con le parole. Nei fatti e diversi sono gli esempi non c’è un coinvolgimento dell’opposizione. Registra una chiusura totale e lo sorprende il silenzio del Sindaco in tutto questo.
Il consigliere Nono Cerruto di Nuova Prospettiva giudica il bilancio come documento che parte dalle esigenze vere del bilancio e che risente della politica fatta dalla precedente amministrazione.
Invita l’amministrazione a diffondere i dati finanziari per evitare strumentalizzazioni e fare capire alla collettività perché il comune non è in grado di garantire i servizi.
Annuncia il voto favorevole al bilancio.
Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso auspica che questo sia l’ultimo bilancio costruito in questo modo perché l’MPa ritiene che a Modica bisogna cambiare pagina. La situazione finanziaria dell’ente è legata al passato remoto perché non c’è stata una classe politica di spessore capace di voltare pagina. Ala classe politica precedente denuncia il fatto di non avere avuto il coraggio o la capacità di operare il cambiamento. Ora si è al dunque. L’Mpa non è un partito di centro destra. E’alleato con il centro destra a Palermo e a Roma ma non lo è a Modica come a Vittoria.
Quando c’è da privilegiare il territorio e le sue esigenze c’è l’MPA.
Venendo nel merito della questione ritiene che l’impostazione politica del bilancio da parte dell’amministrazione sarà fatta con quello preventivo del 2009.
Necessaria un’analisi delle cause che hanno portato il Comune in una situazione di comune strutturalmente deficitario che comporta alcune decisioni sui costi dei servizi piuttosto rigorosi.
Annuncia il voto favorevole perché fatto necessario in quanto non contiene scelte strutturali capaci di invertire la tendenza e su quelle per il futuro che intende spendersi.
Il Sindaco Buscema nella replica ritiene che il suo intervento è stato interpretato male.
Intende dire alla Città come stanno le cose e dare indicazioni positive in modo pacato e senza sbavature. Sul ruolo dell’Mpa si è preso atto delle scelte autonome di distacco nei confronti delle precedente amministrazione e l’elettorato ha premiato questa scelta.
C’è una conferma amministrativa di questo processo.
Prima che arrivasse questa amministrazione l’immagine di un comune carico di debiti già c’era. Con la gestione Torchi c’è stata una degenerazione della situazione finanziaria.
Il Sindaco riconosce il ritardo con il quale il bilancio è andato in commissione; di questo chiede scusa al consiglio ma ciò è motivato dagli accadimenti e dal periodo estivo.
In disaccordo con la chiusura di collaborazione denunciata dal centro destra, a volte ha l’ìmpressione che sia la minoranza a non volerla.
L’università non deve chiudere e quindi l’amministrazione intende mantenerla. Si sta lavorando per una rimodulazione sensibile dei costi per l’Università.
Sui costi del personale a tempo determinato dovremo garantire un dibattito forte con i sindacati per il mantenimento dei livelli occupazionali.
Si individuare misure reali e concrete che non creino aspettative che non ci sono.
I vertici delle società collegate se non si arriverà alle dimissioni sarà consequenziale con l’attivazione di altri strumenti come la variazione dello statuto.
E’impensabile che i vertici possano rimanere quelli che garantivano la precedente amministrazione.
L’obiettivo è quello di nominare amministratori unici che consentono un impatto forte e una riduzione dei costi.
Sui costi si sono fatti interventi su Enel e Telecom senza i quali il debito sarebbe aumentato. Sul bilancio si è fatto quello che si è potuto. Con le variazioni di bilancio a novembre si farà in modo di garantire comunque i servizi essenziali.
E’ necessario che il quadro politico tenga; questa è la condizione per avviare il risanamento.
Il bilancio del 2009 dovrà avere le garanzie di un percorso che tiri fuori il Comune dalle difficoltà. Da la garanzia a tutti perché dal bilancio prossimo si avvii il risanamento completo che è condizione perché questa amministrazione possa continuare a governare la Città.
Si possa alla votazione del punto relativo alla relazione revisionale programmatica per l’esercizio finanziario 2008.
Il punto passa all’unanimità con l’astensione del centro destra.

Il consigliere Giovanni Migliore illustra il suo emendamento, già noto nel suo intervento precedente.
L’amministrazione non è d’accordo a fare passare questo emendamento perché le somme prelevate dai capitoli della Multiservizi intaccano i contratti.
L’Assessore Muriana illustra un emendamento secondo il quale si impinguano somme a favore dei capitolo scuola sugli arredi per somme derivanti da un piano spiaggia poi finanziato dalla provincia regionale.
L’emendamento del consigliere Giovanni Migliore viene respinto a maggioranza.
L’emendamento posto dall’amministrazione passa all’unanimità con l’astensione della minoranza.

Si passa alla votazione del punto relativo al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008.
Il punto passa all’unanimità con l’astensione del centro destra.

Il bilancio pluriennale per il triennio 2008/2010 passa all’unanimità con l’astensione del centro destra.
La seduta del consiglio è rinviata a giovedì 11 settembre p.v. alle ore 20.00

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