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Chiusura scalo merci In provincia di Ragusa, Vito D’antona non ci sta:

Written By: admin on 17 Agosto, 2008 8 Comments



D’Antona Vito

Consigliere Comunale SD

Modica                                                   Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Modica

p.c.   Al Sig. Sindaco del Comune di Modica

Agli Organi di Informazione

Oggetto:Chiusura scali

merci di Ragusa e di Comiso.

Proposta di Ordine del Giorno.

Il sottoscritto D’Antona Vito, Consigliere Comunale del Movimento Sinistra Democratica, chiede alla S.V. di volere sottoporre al Consiglio Comunale il seguente Ordine del Giorno, per essere discusso ed eventualmente approvato:

“Il Consiglio Comunale di Modica,-

–        Preso che attraverso fonti sindacali e da notizie riportate dalla stampa, la Divisione Cargo di Trenitalia avrebbe deciso la chiusura in Sicilia di tredici scali merci con decorrenza 15 settembre, dei quali due in provincia di Ragusa, stazione di Ragusa e stazione di Comiso;

–        Rilevato che tale decisione, se confermata, determinerebbe in questa provincia la definitiva scomparsa del trasporto merci su rotaia, con conseguente disagio per le imprese, industriali, artigianali e commerciali, che utilizzano tali modalità di trasporto per la loro attività, alle quali non resta che il trasporto gommato, con aumenti di costi non indifferenti;

–        Ritenuto che la chiusura degli ultimi due scali merci rappresenterebbe un ulteriore colpo negativo nei confronti della provincia  che, viceversa, necessita di forti interventi di potenziamento delle infrastrutture, per ridurre la sua marginalità geografica sia in riferimento alla mobilità dei cittadini sia in relazione alla movimentazione delle merci e dei prodotti dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato;

–        Preso atto che le più aggiornate analisi delle problematiche economiche della provincia di Ragusa, dal turismo alla vivacità della piccola impresa e da una agricoltura moderna, insistono sulla oggettiva necessità di una presenza di trasporto intermodale caratterizzato anche da una robusta presenza della ferrovia, analogamente alle più evolute aree del Paese e dell’Europa;

–        Ritenuto che la presenza del porto di Pozzallo e la imminente apertura dell’aeroporto di Comiso impongono, come dimostra l’attuale dibattito in corso, lo sviluppo di un più articolato sistema di collegamento capace di mettere rapidamente in comunicazione tali strutture con il resto della provincia, influenzando positivamente i rapporti tra i cittadini e tra le imprese, sistema al quale è fortemente interessata la città di Modica;

–        Rilevato che appare indispensabile una reazione del territorio, come già in altre analoghe occasioni è stato fatto dal Comune di Modica, attraverso i suoi vertici istituzionali, finalizzata ad evitare la chiusura degli scali merci e, viceversa, avviare una forte iniziativa unitaria per il potenziamento della ferrovia in provincia;

Invita

il Governo Regionale ad intervenire urgentemente nei confronti dei vertici di Trenitalia per scongiurare la paventata chiusura degli scali merci in provincia di Ragusa, provvedendo ad avviare, con la deputazione nazionale e regionale, con le Organizzazioni di categoria e sindacali e con le istituzioni locali, Camera di Commercio di Ragusa, Provincia regionale di Ragusa e Comuni della provincia, un dibattito politico e tecnico finalizzato ad evitare lo smantellamento del sistema ferroviario e individuare, viceversa, le strade per un suo potenziamento.”

Modica, 16.8.2008

Distinti Saluti

Vito D’Antona

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8 Responses to “Chiusura scalo merci In provincia di Ragusa, Vito D’antona non ci sta:”

  1. Meno Rosa says on: 18 Agosto 2008 at 16:17

    Non è più tempo di “ordini del giorno” di comunicati vari e di incontri più o meno istituzionali; non è più tempo di iniziative sindacali perchè per questa problematica i Sindacati hanno sotterrato l’ascia da molti anni.
    E’ solo tempo ormai di prendere atto che su questo fronte siamo stati tutti sconfitti perchè dall’ALTO E CON QUALSIASI TIPO DI GOVERNO HANNO DECISO COSI’ !!!!!!…………PENSATE CHE NEANCHE DAL PUNTO DI VISTA TURISTICO TRENITALIA HA SENTITO IL BISOGNO DI CONSIDERARE,RISPETTARE E VALORIZZARE QUESTA NOSTRA FERROVIA COME “MARATONARTE” INSEGNA. QUESTA NOSTRA GLORIOSA TRATTA FERROVIARIA PER CHI STA IN ALTO E’ DIVENTATA SOLTANTO FONTE DI NOSTALGICHE E TRISTI ISPIRAZIONI POETICHE E TUTTO PROCEDE ALL’INSEGNA DELLA “”MEMORIA””…CHE TRISTEZZA!!

  2. Franco Nocentini says on: 18 Agosto 2008 at 18:25

    Pienamente daccordo con Meno Rosa

    Franco il Fiorentino

  3. Giuseppe il giustiziere says on: 18 Agosto 2008 at 20:05

    Innanzitutto saluto Il signor Meno Rosa e l’amico Franco; poi dico che concordo con quanto detto dal presidente di Idea di Centro.

  4. roberto says on: 19 Agosto 2008 at 11:31

    la chiusura dello scalo merci di ragusa e comiso…non mi sorprendono più di tanto, hanno chiuso le varie stazioni, prima o poi dovevano chiudere anche lo scali merci…il problema cari amici non è la chiusura delle varie stazioni o scali merci….ma il fatto che tali decisioni siano state la conseguenza del fatto che nessuno, dico nessuno prende il treno dalle nostre parti!!!!!……io per un anno per motivi di lavoro ho preso il treno da modica a ragusa in quanto con i mezzi pubblici avevo il rimborso….tutti mi prendevano per scemo perchè prendevo il treno invece della macchina!!!….eccolo il vero problema noi non usiamo i mezzi pubblici..per questo li hanno tolti….se una cosa non rende inevitabilmente viene soppressa….noi non abbiamo la cultura del mezzo pubblico, anzi se usi il mezzo pubblico vieni visto come un povero pazzo!!!….quindi non dobbiamo la colpa solo alle ferrovie dello stato, ma anche noi abbiamo le nostre colpe……..saluti a tutti.

  5. Franco Nocentini says on: 19 Agosto 2008 at 15:04

    Roberto quello che dici può essere anche vero, ma di contro le ferrovie non invogliano la gente a prendere il treno, vedere dei treni obsoleti e sporchi di certo non invogliano a prenderli.
    L’anno scorso dovetti andare a Verona e tutti mi consigliarono di prendere il treno, spinto dai consigli mi recai alla stazione feci il biglietto per un treno di prossima partenza, era un Intercity con prenotazione, controllando l’orario notai che ero in ritardo, corsi verso la pensilina dove indicava Verona e montai alla svelta, difatti pochi secondi e udii un trillo che avvertiva la chiusura delle portiere, per un pelo pensai……….
    Il treno era pulito e non maleodorante, mi misi a sedere leggendo il giornale, poco dopo arrivò il conduttore e vedendo il mio biglietto mi disse con un accento emiliano: che ci fa qua? pensai, ostia ho sbaglato posto……….? controllando bene il numero feci notare che il numero del posto corrispondeva…………..il conduttore mi guarda e mi chiese l’ ora, risposi con un tono un po seccato: sono le 15,35………. bene disse il conduttore il suo treno ancora deve partire da Firenze……lei doveva prendere un Intercity con partenza alle 16,35…………… questo è un locale………..
    Guardando il treno mi dissi se quello era un locale allora chi sa come era l’ Intercity?
    Questo è il problema forse alle ferovie non interessano i clienti della Sicilia.
    Vorrei precisare un punto, tutte le persone si spostano anche coloro che non hanno l’auto o gli anziani……………il treno è un mezzo sociale e non un previlegio per pochi………………
    Franco il Fiorentino

  6. roberto says on: 20 Agosto 2008 at 07:58

    caro franco…qualche mese fà ho preso il treno che da verona porta nuova portava a bolzano. era un regionale, ma sembrava di essere in un salottino, pulitissimo, integro ed inoltre un altoparlante indicava la prossima stazione………..verissimo quello che dici, da noi trenitalia se ne infischia, però insisto anche nel dire che è colpa nostra da noi il treno,più in generale il mezzo pubblico, viene mal visto…..si preferisce fare 20-30 minuti di coda e di giri a vuoto per un parcheggio!!!!!!!!!!

  7. Giuseppe il giustiziere says on: 20 Agosto 2008 at 20:40

    Io preferisco uscire con la mia berlina rossa fiammante, magari con ruote fumanti! Per me l’auto è e deve essere uno status-simbol, un’opera d’arte.

  8. tradotta says on: 24 Agosto 2008 at 20:38

    Si ma qui non si parla del trasporto passeggeri (che pure quello sta andando in malora) ma del trasporto MERCI che Trenitalia cerca in tutti i modi di chiudere. Comiso riceveva settimanalmente decine di carri di marmi dalla Sardegna e da Verona e anche tanti carri di legname dall’Austria per le industrie locali. Ragusa oltre al legname spedisce treni interi di materiale come resine, asfalti ecc per il Nord Italia. Siccome il trasporto su gomma costa molto di più di quello su ferro capite che chiudere questi scali significa costringere gli imprenditori del ragusano a sobbarcarsi ulteriori costi.
    E’ questo quello che vogliamo??? tocca ai politici locali protestare in regione e in Trenitalia. Altrimenti la provincia di Ragusa farà la fine di quella di Enna o Trapani: deserto totale e sottosviluppo.

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