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“PIETRA D’ARTE”, E IL MARE STA A GUARDARE SILENTE.

Written By: raffo on 14 Agosto, 2008 No Comment


La cornice è stata puramente magica: mare alle spalle del Teatro di pietra, venticello lieve, fiaccole antivento sparse ovunque, una passerella bianca come la pietra tutt’intorno, una pedana al centro, anch’essa bianca, dei microfoni alti, un’arena gremita di pubblico silenzioso in attesa dell’inizio dello spettacolo, le luci ancora spente evidenziano la presenza del mare azzurro anche di notte e la luna fa tutto il resto: si specchia sull’acqua e tanti brillantini si posano sul mare come coriandoli. Questo lo scenario che si è presentato la sera del 13 agosto agli spettatori dell’anfiteatro Sampieri in c.da Trippatore, in occasione dello spettacolo inaugurale della prima Rassegna “Pietra d’Arte”, rassegna di teatro, pittura, moda, musica e scultura. La lavorazione della pietra dedicata alle arti, questo il principio fondante degli organizzatori, primo fra tutti il Dott. Gaetano Mormina, medico fisiatra e agopuntore, uno degli ultimi “chiafurari” (ha vissuto i primi anni della sua vita nelle grotte di Chiafura) che, mantenendo viva una tradizione familiare, ha voluto recuperare l’arte antica della lavorazione della pietra e permettere alle nuove generazioni di apprenderla e conservarla nel tempo.

Il Teatro di pietra è il luogo ideale per il connubio tra cultura e arte, con testimone la memoria della pietra, mai dura, solo concreta.

Il Dott. Mormina non manca di sottolineare nelle interviste che rilascia, che il suo è un progetto che ha il potere di andare oltre: la prospettiva si allarga perché la nostra cultura si deve unire alla cultura cinese e la macina, intarsiata con il calendario cinese e alcuni segni di medicina, posta come simbolo del Museo lo conferma ai visitatori appena arrivati in questo luogo dell’incanto.

Giorno 13 agosto, in serata, si diceva, la cornice magica del Teatro di pietra baciato dal mare poco distante di Sampieri ha coinvolto il pubblico in uno scenario quasi surreale, come se tutti fossero i primi uomini arrivati sulla luna, per il terreno bianco, le pietruzze e, poi, la pietra liscia, lavorata, bianchissima… Credo che l’arcobaleno passi anche da questo posto: anche il bianco all’interno ha i suoi colori. La Rassegna, iniziata già il 9 agosto con un convegno sulla pace con ospite il Prof. Bruno Ficili, candidato per dodici volte al Premio Nobel per la Pace, ha avuto il suo momento di lancio effettivo proprio il 13 agosto con il Concerto del coro delle donne di Siracusa, diretto dal Maestro Mariuccia Cirinnà. La serata è stata arricchita anche dalla sfilata degli abiti della collezione “Bird” della stilista modicana Loredana Roccasalva, un sogno nel sogno…

In più, dal 13 al 24 agosto saranno esposte nella grotta accanto al Teatro le opere di pittura di giovani allievi di ben tre accademie d’arte: di Ragusa, Noto e Siracusa. La collettiva denominata “La pietra racconta” premierà alcuni dei giovani partecipanti, celebrando, così, il rapporto con le nuove generazioni che è alla base di tutto il progetto del Museo della pietra.

Giorno 23 agosto il sipario ideale si aprirà sullo spettacolo teatrale “Il berretto cu’ i ciancianeddi”, da Luigi Pirandello, regia di Erika Barresi; il giorno dopo (il 24 agosto) il Teatro di pietra accoglierà “Canti sotto la luna”, i canti popolari, le serenate e le romanze di Sicilia, attraverso la voce di Simonetta Cartia. Nella serata saranno anche premiati i giovani artisti delle accademie partecipanti alla collettiva “La pietra racconta”.

Insomma, la luna nel cielo notturno, il mare osservatore silenzioso, il venticello tiepido di una sera d’agosto, il pubblico entusiasta perché invitato al matrimonio di ieri tra moda e musica, l’estasi assoluta perché gli occhi hanno visto e le orecchie hanno sentito, le mani hanno applaudito e le bocche si sono unite ai canti del Coro delle donne, il tutto come se fosse un mondo a parte, a pochi metri dal caos estivo e solito di turisti e abitanti locali di Sampieri.

Davanti a simile visione, anche il fiato può fermarsi, tutto prevedibile, nessun allarmismo: è arte che aleggia e travolge come un’onda anomala… e il mare calmo di certe sere d’estate sembra voler bagnare le pietre del Dott. Mormina. Nessun miraggio, tutto vero: l’incantesimo esiste.

Nausica Zocco

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