Non è un lavoro per Vecchi!!! a Modica e non solo, comitato dei dipendenti comunica…
NON E’ UN LAVORO PER VECCHI…
-Egregio signor Iabichella, ha … presente …che ci sono ditte che assumono lavoratori con contratto a termine(di solito 3 anni) e poi non vengono riassunti in quanto “vecchi”?
-A Modica(e non solo) alcuni supermercati fanno il contratto a termine per 3 anni e poi i ragazzi(che nel frattempo sono cresciuti) vengono licenziati. La scusa è che ormai non hanno l’età per lavorare, nel senso che sono grandi…
<<Queste sono solo due delle emblematiche segnalazioni che mi sono state espresse su internet da lavoratori(o meglio ex lavoratori) che a quanto pare sono giudicati “vecchi” per lavorare.
Le aziende hanno agevolazioni fiscali assumendo personale giovane, quindi dopo una certa eta’ danno il benservito ai dipendenti, dicendo che non li possono piu’ assumere per costi troppo gravosi, preferendo a loro dei ragazzini inesperti.
Ho sentito troppe persone lamentarsi di non trovare piu’ posto di lavoro per problemi di “vecchiaia” professionale, e di certo non perche’ rientrino nell’eta’ pensionabile, ma giovani trentenni o quarantenni, che magari hanno una famiglia da “campare”.
Il monito di certo va’ allo Stato che non legifera mai a favore dei dipendenti ma solo delle aziende, cosi’ come comprovato dall’abolizione della legge 188 del 2007 (appena un anno di vita) che consentiva ai lavoratori di dimettersi dal proprio posto di lavoro solo con apposito modulo pre-numerato, da ritirare al momento stesso del licenziamento volontario.
Ma dobbiamo anche ammonire i sindacati che consentono a molte aziende locali, seppur nel pieno rispetto della legge, di assumere solo ed esclusivamente a tempo determinato di 2 o 3 anni, senza mai imporre un cambiamento a detti atteggiamenti discriminanti e troppo selettivi, non dal punto di vista meritocratico o professionale, ma solo per eta’, tagliando fuori coloro che hanno lavorato per pochi mesi/anni, nella speranza di aver un contratto a tempo indeterminato, ma che sono diventati troppo “vecchi” per poter continuare a svolgere la propria mansione.
Comprendo le ragioni delle aziende, che cercano di ridurre il lavoro nero assumendo la maggior parte del personale, ma non condivido l’utilizzo eccessivo di norme attuate per consentire la formazione dei giovani anche per assumere la stragrande maggioranza dei propri dipendenti.
Chiedo a tutti coloro, che vogliono dare un contributo alla stesura di una statistica atta a comprendere la mole del problema succitato, di inviare le proprie testimonianze, dirette o indirette, all’indirizzo e-mail info@comitatodeidipendenti.it , che verranno utilizzate per presentare un’istanza alle Istituzioni competenti.>>
Cordiali saluti
Giorgio Iabichella
Comitato dei Dipendenti
Tags: lavoratori, schiavi, sindacati, supermercati
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è il problema delle buste paga gonfiate?????………..nella busta paga c’è scritto 1.200,00 euro …ma in realtà ne guadagni la metà…..i datori di lavoro si difendono dicendo che ti pagano maggiori contributi, però quando si stila la dichiarazione dei redditi le tasse le paghi su quello che c’è scritto nella busta paga e non sull’effettivo stipendio che si guadagna!!!!!!………inoltre tutto ciò si ripercuote sul pagamento dei vari servizi ospedalieri e sui medicinali…in poche parole per lo stato sono benestanti ma in realtà sono dei poveri non dichiarati!!!!!!!……per risolvere il problema non servono nuove leggi, ma controlli più severi……con multe salatissime anche nei confronti di quei professionisti che tengono il gioco…….
Egregio signor Giorgio Iabichella, io sono d’accordo con lei e invito tutti i lavoratori a unirsi, a manifestare, a rompere le scatole ai sindacati, all’ispettorato del lavoro e così via. Certo, come dice l’amico Roberto, ci vorrebbero più controlli e più serietà da parte di tutti. Distinti saluti.