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Ancora avvelenamenti. L’Oipa chiede l’applicazione dell’ordinanza del Sottosegretario di Stato alla Salute, onorevole Francesca Martini.

Written By: raffo on 19 Giugno, 2009 No Comment


Non è passato molto dall'ultima denuncia che abbiamo dovuto sporgere contro ignoti per l'avvelenamento di decine di cani a Marina di Marza e Punta Secca-Punta Braccetto, che ci ritroviamo nuovamente sommersi da segnalazioni di avvelenamenti. E così, dopo il ritrovamento da parte degli uomini della Protezione Civile di esche avvelenate in zona Pisciotto, sono stati barbaramente uccisi alcuni cani che vivevano da tempo nella suggestiva vallata di San Leonardo, a Ragusa. Paco era un trovatello di una decina di anni, accudito quotidianamente da otto anni da un operaio che lavora nella zona. È stato trovato morto. Così anche Piccola, accudita da un residente della zona. “Ma – informa Michele che ci ha contattati – sono morti diversi cani nella vallata ed io personalmente ho visto accanto al corpo esanime di un cane un’esca che presumo fosse avvelenata. Di certo la fine di questi cani è stata atroce”. Non è così che va arginato il fenomeno del randagismo che può essere scongiurato soltanto attraverso la sterilizzazione a tappeto delle cagne. L’Oipa, che in questi giorni sporgerà nuovamente denuncia, chiede l’applicazione dell’ordinanza del Sottosegretario alla Salute, onorevole Francesca Martini, che ha individuato i compiti del medico veterinario e del sindaco in casi del genere. Nella fattispecie il medico veterinario che, sulla base di una sintomatologia conclamata, emette diagnosi di sospetto avvelenamento o viene a conoscenza di un caso di avvelenamento, deve darne immediata comunicazione al sindaco e al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale territorialmente competente. Le spoglie o un campione dell’animale deceduto dovranno essere inviate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio, ma il medico veterinario può anche emettere, ove lo ritenga opportuno, diagnosi autonoma, senza l’ausilio di ulteriori analisi. Il sindaco, quindi, una volta informato degli avvelenamenti, deve disporre l’immediata apertura di un’indagine e provvedere ad attivare le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata, affinché non muoiano ulteriori cani per via di eventuali esche avvelenate ancora presenti sul territorio, e dovrà segnalare l’area con apposita cartellonistica. La Vallata di San Leonardo è meta di visitatori, per cui si potrebbe incorrere anche nel rischio che qualcuno, magari un bambino, possa trovare e ingerire un’esca avvelenata. Infine, l’Oipa rivolge un appello a tutti i cittadini affinché, qualora siano a conoscenza di chi ha agito vergognosamente avvelenando gli animali, contravvenendo alla legge, si rivolgano alle autorità di competenza, e anche l’Oipa accoglierà le informazioni garantendo il mantenimento dell’anonimato.

Oipa provinciale di Ragusa

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