CHOCOBAROCCO 2011 E LE PROSPETTIVE PER LA PROSSIMA EDIZIONE

Come tutte le cose che almeno in via teorica rivestono un carattere sociopolitico, anche chocobarocco, nel bene e nel male, è riuscito a far parlare di sé.

Si è detto di tutto, anzi di più, in quanto checché ne vogliano dire gli inguaribili detrattori, questa manifestazione, ormai consolidata, ha superato i confini territoriali ed è conosciuta in molte parti d’Italia, uno degli obiettivi che la manifestazione si prefiggeva.

Ciò detto, sono tra coloro che hanno criticato alcuni aspetti organizzativi che se fossero stati interpretati in maniera più adeguata, probabilmente anche il risultato sarebbe stato più qualificato.

Le mie critiche, relative all’allocazione e ad alcuni aspetti di speculazione commerciale conseguente alla miopia di qualche imprenditore, ma anche ad una mancanza di regole dettate dall’Ente, hanno comunque riscontrato la sensibilità dell’Assessore al turismo Enzo Scarso che con grande senso di umiltà e mostrando maturità politica non condizionata dagli schieramenti partitici, ha già dichiarato che la prossima edizione di chocobarocco atterrerà a Modica alta, dove non mancano certo le bellezze architettoniche che faranno da cornice al cioccolato modicano, realizzando al contempo una valorizzazione del sito.

In verità, esternando le mie critiche, mi ero astenuto dal dare qualunque indicazione alternativa circa la futura allocazione dell’evento, ma se venisse confermata la propensione a trasferire chocobarocco a Modica alta, sicuramente il sito porrebbe minori problemi di viabilità di quanti ne ha evidenziati l’edizione appena conclusa.

In ogni caso, mi piacerebbe che una simile manifestazione venisse pianificata col contributo delle parti sociali, delle opposizioni, dando in tal modo un reale segnale di politica partecipata.

Oltretutto, l’individuazione del sito è uno degli aspetti fondamentali ma non l’unico.

E’ necessaria la presenza dei cioccolatai perugini o di altre regioni italiane, in una manifestazione che è nata e penso continui per promuovere la nostra produzione ?

Le promozioni di qualunque prodotto, non vanno forse fatte mirando alla copertura dei costi e non operando ricarichi maggiori che nei normali cicli di commercializzazione ?

Non sarebbe dunque il caso che l’Ente, su cui grava l’onere dell’organizzazione, predisponesse un regolamento con i prezzi di vendita (davvero promozionali) a cui attenersi gli espositori ?

C’è un anno di tempo per affrontare tutte le problematiche che il passato ha evidenziato, spero che non si faccia come sempre, di voler risolvere tutto all’ultima settimana.

Modica lì 02/11/2011 Nino Gerratana

( Cons. Comunale PDL )