Quanto Costa in termine di fisco Morire in italia:
ROMA – “In questo periodo di stangate, con il 76% delle famiglie italiane
indebitate, e con nuclei familiari che, a causa degli aumenti e del ridotto potere
di acquisto non riescono più ad arrivare a fine mese, in Italia non si lasciano in
pace neppure i morti.” La denuncia arriva da Contribuenti.it – Associazione
Contribuenti Italiani nel corso del convegno “Tasse e balzelli italiani” tenutosi
oggi a Roma.
Secondo lo studio condotto da “Lo Sportello del Contribuente” le tasse sui morti in
Italia sono aumentate nel 2009 del 12%.
Nel 2009 al primo posto delle regioni, dove i comuni hanno maggiormente aumentato le
imposte, è il Piemonte con +14,3%, seguito dalla Sicilia con +14,1%, Emilia Romagna
con +13,9%, Campania con +13,5%, Lombardia con +13,2%, Toscana con +12,7%, Veneto
con +12,2%, Lazio con +12,1%, Puglia con +11,9%, Calabria con +11,9%, Liguria con
+11,8%, Friuli V-Giulia con +11,7%, Umbria con +11,6%, Abruzzo con +11,4%,
Trentino-A.Adige con +11,2%, Sardegna con +11,1%, Valle d’Aosta con 11,0%,
Basilicata con +10,9%0, Marche con +10,6% e Molise con 10,1%.
“Si tratta di una vera e propria tassa occulta su ogni morto – afferma Vittorio
Carlomagno Presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani – il
costo effettivo dell’ illuminazione votiva, trattandosi di una lampadina a bassa
tensione, con tutta la sostituzione periodica, è inferiore ad 1 euro”.
“Eppure le società, anche private, che gestiscono – grazie ad appalti spesso
ventennali – hanno aumentato i prezzi di questo servizio. Nel 2009, per una lampada
votiva, hanno chiesto 25,64 euro contro i 22,89 del 2008, per una somma non trova
nessuna giustificazione se non in una ingiusta speculazione. La cifra si raddoppia
se si vuole santificare il giorno dei morti accendendo 5 lampade votive, al caro
defunto ” prosegue il Presidente di Contribuenti.it.
Ma le tasse sui morti non finiscono qui.
Quando si muore in casa, si paga una tassa di euro 35,00.per il rilascio del
certificato di constatazione di decesso.
Per non parlare del “diritto fisso” di 58,00 euro pagato sul decreto di trasporto
che viene richiesto dal Comune ove è avvenuto il decesso.
Non saranno certo 25,64 euro l’anno (dipende poi dal numero di cari che uno ha perso
perché questo è il costo di una sola lampadina votiva) a mandare in rovina le
famiglie italiane ma questo balzello, unito ad altrettante somme più o meno
giustificate – denuncia Contribuenti.it – ha il suo peso nei bilanci familiari già
dissestati.
Fonte: Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani
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L’onestà non paga….e io ne sò qualcosa! Nella vita vanno avanti i furbi, i disonesti, i senza cuore, i lecchini, i ladri, i delinquenti; tanto non vengono puniti.
Conviene passare alla mala! E per dirlo io…che odio i delinquenti!
Ma Berlusconi non aveva tolto la tassa sulle successioni, come? Erano le solite balle che ancora oggi risentiamo in altre salse.
Siamo un popolo di spreconi e senza alcun senso civico e le tasse sono la conseguenza del nostro modo di essere.
pienamente d’accordo con l’amico giustiziere…l’onestà non paga!!!!!…….nella nostra società più sei ladro e farabutto e meglio stai!!!!!!!!